Il Ministero della Salute ha fornito indicazioni per durata e termine d’isolamento e della quarantena.
L’isolamento è la separazione delle persone infette dal resto della comunità per il solo periodo di contagiosità;
La quarantena è la restrizione dei movimenti di persone sane per il periodo d’incubazione, per monitorare l’insorgenza di sintomi.
In considerazione dell’evoluzione della situazione epidemiologica e delle attuali evidenze scientifiche, il Ministero ha precisato che:
1) i Casi Positivi Asintomatici (CPA) possono rientrare in comunità dopo essere stati in isolamento almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale abbiano eseguito 1 test molecolare (tampone) con risultato negativo;
2) i Casi Positivi Sintomatici (CPS) possono rientrare in comunità dopo essere stati in isolamento almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi, al termine del quale abbiano eseguito – dopo 3 giorni senza sintomi – un test molecolare (tampone) con risultato negativo;
3) i Casi Positivi a Lungo Termine (CPLT) potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi;
4) i Contatti Stretti Asintomatici (CSA), che hanno avuto “contatti stretti” con i casi con infezione, devono osservare una quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, o una quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso con test molecolare o antigenico effettuato il decimo giorno.
RACCOMANDAZIONI
- è opportuno che coloro che vivono con soggetti fragili o a rischio complicanze, a fine quarantena, eseguano il test molecolare (tampone)
- eseguire test differenziati per i bambini
- non prevedere quarantena né test diagnostici in assenza di contatto diretto con il caso confermato
- promuovere l’uso dell’App Immuni per supportare le attività di contact tracing

 

 

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